NORME PER GLI AUTORI E COLLABORATORI DEL

CENTRO INTERNAZIONALE

PER LO STUDIO DELLE CERCHIA URBANE

  

Il Centro Internazionale per lo Studio delle Cerchia Urbane (C.I.S.C.U.) è da sempre particolarmente attenta alla cura e uniformità grafica delle proprie pubblicazioni. Nell’intento di raggiungere tale obbiettivo dobbiamo tuttavia poter contare sulla collaborazione dei nostri autori, pregandoli di volersi attenere alle nostre norme di carattere generale.

Il testo deve essere fornito su dischetto, corredato dalla relativa stampata, ed è consigliabile prendere contatto con la nostra redazione per programmare la messa a punto della copia e verificare la

compatibilità del programma utilizzato e dei relativi comandi con l’impianto di fotocomposizione che effettuerà la conversione. Tale precauzione consentirà di evitare imprevisti nel trattamento dei testi e nel mantenimento di qualsiasi eventuale segno alfabetico e fonetico. La versione che verrà consegnata si intenderà definitiva e dovrà esser corredata dalla relativa stampata. La correzione che sarà effettuata sulle bozze, che verranno fornite successivamente, dovrà limitarsi alla revisione degli eventuali refusi rimasti. Variazioni e correzioni straordinarie effettuate in bozza verranno eseguite solo dopo aver ricevuto dall’autore l’impegno ad assumersene i relativi costi.

  1. NORME DI CARATTERE GENERALE

Si faccia uso delle maiuscole soltanto dove sia indispensabile.

Utilizzare correttamente e con uniformità le formattazioni del corsivo, neretto e Maiuscoletto. Per il maiuscoletto (nome degli autori, ecc.) qualora nella stesura sia stato utilizzato il maiuscolo (che non è convertibile) e si desideri evitare di ribattere i nomi per intero, si può inserire dopo la prima lettera maiuscola il simbolo $ e alla fine #. La conversione verrà effettuata automaticamente in tipografia.

Es.: R$OSSI# M$ARIO#

Quando si voglia dare particolare rilievo a qualche parola nel testo potranno essere utilizzati gli apici (‘ ’) escludendo l’uso del corsivo che ha altra rilevanza nel contesto della composizione per esempio per la citazione di titoli o per indicare parole straniere nel testo

Il capoverso deve essere indicato chiaramente, facendo rientrare di una tabulazione la riga.

Eventuali indici dovranno essere compilati soltanto sulle bozze impaginate a meno che non si riferiscano a numerazioni interne del volume, come, per esempio, quella delle schede in cataloghi e inventari.

 

ACCENTAZIONI

Per l’accentazione attenersi al criterio corrente: sempre l’accento grave (città, è, costì, ciò, più); l’accento acuto solo su e chiusa (perché, poiché, giacché, affinché, testé). Naturalmente nei brani dialettali va rispettata l’accentazione fonetica.

 

BRANI RIPORTATI

I brani riportati di una certa lunghezza verranno composti in corpo minore del testo. Sarà opportuno formattarli in una o due scalature più piccole rispetto a quella del testo, ovviamente senza porre le virgolette. I brani riportati brevi, inseriti nel testo, vanno tra doppie virgolette in basso (« »). Se detti brani contengono, a loro volta, altre citazioni, queste vanno contraddistinte con virgolette doppie in alto (“ ”). Le virgolette semplici in alto (‘ ’) devono essere adoperate come precedentemente indicato.

Eventuali omissioni dei brani riportati saranno indicate con tre puntini tra parentesi quadre [...].

 

NOTE

Le note vanno contraddistinte con numerazione progressiva continua iniziando da 1, capitolo per capitolo: il numero di richiamo deve essere posto in esponente, senza parentesi, dopo un eventuale segno di interpunzione:

Es.: «la citazione del verso,1 anche se frammentaria, ...».

  1. CITAZIONI BIBLIOGRAFICHE

Le citazioni bibliografiche delle note devono essere quanto più è possibile complete di tutti gli elementi, e cioè:

    1. il maiuscoletto, con l’iniziale maiuscola, è il carattere destinato a contraddistinguere gli autori (non i curatori, prefatori, redattori etc. che dovranno essere citati in caratteri normali). Nelle citazioni è preferibile indicare per esteso il nome di battesimo la prima volta che viene citato: successivamente potrà essere riportata la sola iniziale puntata, ponendo prima il cognome e poi il nome .

    2. Per le opere miscellanee si eviti l’abbreviazione “AA.VV.” che non ha alcuna valenza bibliografica, riportando solo il titolo del volume o il primo cognome degli autori seguito da ‘et alii’;

    3. titolo dell’opera in corsivo;

    4. eventuale indicazione del volume con cifra romana, generalmente senza far precedere vol.;

    5. indicazione se articolo contenuto contenuto all’interno di altra opera. Nel caso in cui sia una monografia si opererà inserendo ‘in’ seguito dal nome del curatore dell’opera, da ‘a cura di’ e il titolo dell’opera in corsivo; nel caso in cui si il testo sia contenuto in una rivista si inserisce ‘in’ seguito dal titolo della rivista compreso tra doppie virgolette in basso (« »), e gli altri dati relativi alla rivista (numero, annata, etc.);

    6. luogo di pubblicazione;

    7. nome dell’editore e, per le edizioni antiche, del tipografo;

    8. data di pubblicazione ed eventualmente numero dell’edizione, quando non sia la prima, con numero arabo in esponente all’anno citato, es.: 19322;

    9. eventuale collezione a cui l’opera appartiene, in parentesi tonde e tra virgolette, con il numero arabo o romano del volume;

    10. rinvio alla pagina (p.) o alle pagine (pp.) (le pagine in numerazione romana andranno in maiuscoletto). I suddetti elementi vanno separati tra loro da una virgola che può essere omessa fra l’editore e l’anno;

    11. la citazione del numero di pagine complessive di un volume deve necessariamente comprendere l’ultima pagina pari, anche se bianca.

    12. Dopo la prima citazione un’opera potrà essere abbreviata utilizzando la formula: nome in maiuscoletto, prime parole del titolo in corsivo seguito da ‘op. cit.’ in corsivo, e dalle pagine. Nel caso in cui possa crearsi ambiguità fra più testi similari si possono inserire altri dati, come per esempio l’anno di edizione.

 

 

        Esempi:

  • Croce Benedetto, La poesia di Dante, Bari, Laterza 19435, p. 256.

  • Salvatorelli Luigi, Profilo della storia d’Europa, II, Torino, Einaudi 19442, in «Biblioteca di cultura storica», XV, pp. 809-812; oppure p. 809 e segg. (è preferibile però, precisare sempre le pagine).

  • Salvatorelli L., Profilo op. cit., pp. 809-812

  • Manzoni Alessandro, Opere, a cura di Bacchelli R. , Milano-Napoli, Ricciardi

1953, in «La letteratura italiana - Storia e testi», 53.

Per gli articoli di riviste segnare, come sopra, nome dell’autore in maiuscoletto e titolo dell’articolo in corsivo, il titolo della rivista in tondo tra virgolette « » con le seguenti indicazioni disposte in quest’ordine:

  1. eventuale serie, in cifra romana, con l’abbreviazione s.;

  2. annata o volume della rivista in cifra romana; solo se l’annata non corri- sponde al volume, si indichi l’una e l’altra con le abbreviazioni “a.”, “vol.”;

  3. anno solare della pubblicazione della rivista in cifra araba;

     

    Esempi:

  • Tassoni Giovanni, Le inchieste napoleoniche nei dipartimenti delle Marche, in

«Lares», XXX, 1964, pp. 173-187.

  • Quaroni Pietro, Neutralità impossibile, in «Nuova antologia», LXXXIX, 1954, pp. 451-472.

  • Binni Walter, II teatro comico di Cimiamo Gigli, in «La rassegna della letteratura italiana», s. XII, vol. VII, 1959, pp. 417-434.

  • Binni W., II teatro op. cit., pp. 417-434

La citazione bibliografica sarà preceduta da «cfr.» quando si rinvia genericamente al contenuto dell’opera e delle pagine specifiche che si indicano; non sarà preceduto da ‘cfr.’ né da ‘vedi’ o simili quando si riportano passi o frasi contenuti nell’opera a cui si rinvia.

Nel caso di elenchi nei quali non si desideri ripetere il nome dell’autore, evitare le abbreviazioni “Id” e “Ead” utilizzando un lineato lungo che ha la stessa valenza a livello internazionale.

  1. ILLUSTRAZIONI

Le illustrazioni da riprodurre possono essere consegnate su stampa fotografica, diapositiva, o supporto digitale. In tutti i casi è necessario fornire originali che non provengano da precedenti riproduzioni a stampa con presenza di retino. La stampa fotografica è preferibile per le riproduzioni bianco nero e il supporto ideale sarà lucido e di formato non inferiore al 13×18. Le diapositive, destinate alla riproduzione a colori, dovrebbero avere preferibilmente il formato 6×6 o superiore ed aver indicato il senso di lettura (si prega di avvertire la redazione nel caso vengano forniti dei duplicati). Il supporto digitale dovrà essere corredato da una stampa in fotocopia che ne faciliti l’identificazione e dovrà esser basato su scansioni ad alta risoluzione. Tutti gli originali dovranno esser dotati del nome dell’autore e della numerazione progressiva corrispondente a quella delle didascalie che verranno separatamente fornite in elenco. È utile avere un’indicazione del maggior o minore rilievo che l’autore intende dare alle varie immagini, in modo da tener conto di tali esigenze al momento dell’impaginazione e indicare altresì le porzioni che si desidera vengano riprodotte, nel caso si voglia dar rilievo a un particolare o tralasciare parte dell’immagine.

 

ABBREVIAZIONI

Usare la forma corrente delle abbreviazioni. Se ne dà un elenco, che vuol essere solo indicativo:

a = anno

a.C. = avanti Cristo

an. = anonimo

anast. = anastatico

app. = appendice

art., artt. = articolo-i

autogr. = autografo-i

cap., capp. = capitolo-i

cfr. = confronta

cit., citt. = citato-i cl. = classe

cm, m, km = centimetro, ecc. (non puntati)

cod., codd. = codice-i

col., coll. = colonna-e

d.C. = dopo Cristo

ecc. = eccetera ed. = edizione

es. = esempio f

., ff. = foglio-i

f.t. = fuori testo

facs. = facsimile

fasc. = fascicolo

fig., figg. = figura-e

ibid. = per indicare lo stesso luogo o pagina all’interno di un titolo citato

Id. = idem

ivi = per indicare lo stesso luogo con pagina diversa

lett. = lettera-e

loc. cit. = luogo citato misc. = miscellanea ms.,

mss. = manoscritto-i

n.n. = non numerato

n., nn. = numero-i

nota = nota (sempre per esteso)

n.s. = nuova serie

n.t. = nel testo op. = opera

op. cit. = opera citata (quando sostituisce interamente il titolo e altre indicazioni)

p., pp. = pagina-e

passim = passim (la citazione ricorre frequente nell’opera citata)

r = recto (per la numerazione delle carte dei manoscritti)

s. = serie

s.a. = senza anno di stampa

s.d. = senza data

s.e. = senza indicazione di editore

s.l. = senza luogo

s.n.t. = senza note tipografiche

s.t. = senza indicazione di tipografo

sec., secc. = secolo-i

sez. = sezione

sg., segg. = seguente-i

suppl. = supplemento

t., tt. = tomo-i

tab., tabb. = tabella-

tav., tavv. = tavola-

tit., titt. = titolo-i trad. = traduzione

v = verso (per la numerazione delle carte dei manoscritti)

v., vv. = verso-i vol., voll. = volume-i

 

 

 

 

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